“La civile protesta dei commercianti di Borgo San Lorenzo è un grido di dolore che va ascoltato. – scrive Davide Galeotti, responsabile per Borgo di FI – Una categoria cruciale del nostro tessuto economico, già in sofferenza da prima dell’ emergenza Coronavirus per eccessiva tassazione, burocrazia opprimente ed incuria delle amministrazioni locali non può essere lasciata sola di fronte a certe assurdità dei provvedimenti governativi.
Soprattutto quando essa sceglie metodi di protesta assolutamente rispettosi delle norme di emergenza e fa richieste basate sul buon senso e sulla comprensione dell’esigenza di continuare a limitare i contagi . Richieste tra le quali siamo molto lieti di ritrovare alcune nostre proposte avanzate durante la campagna elettorale dello scorso anno , come le agevolazioni sui parcheggi e la flessibilità sulla mobilità cittadina. I commercianti non chiedono altro che di poter ricominciare a lavorare in sicurezza, a produrre reddito e ad offrire servizi ai cittadini dei quali ormai si sente la mancanza ( come nel settore dell’ abbigliamento ), facendo proposte ragionevoli e meritevoli di attenzione.
Occorre dunque ascoltare queste proposte, farsene interpreti e agevolare in ogni modo possibile l’ascolto da parte di una maggioranza di governo regionale e nazionale che appare assai confusa sugli aspetti economici derivanti dalla comparsa della pandemia globale e sulle misure per attenuarli.
Come Forza Italia, sia a livello regionale che parlamentare abbiamo sempre sostenuto la ripartenza dei settori economici nel rispetto delle norme di sicurezza sanitaria, ottenendo anche ascolto e accoglimento delle nostre proposte e quindi appoggiamo convintamente le richieste dei commercianti Borghigiani.
Auspichiamo dunque – conclude Galeotti – che l’ amministrazione comunale a guida PD superi ( almeno stavolta ) il suo purtroppo tradizionale rapporto ancillare verso le strutture centrali ( nazionali e regionali ) di Partito e dimostri concretamente di saper svolgere il ruolo per cui è stata eletta : curare gli interessi, il benessere e la libertà economica dei Borghigiani”.
Leggo quello che dice il sig. Galeotti in questa sede. Pochi giorni prima io avevo pubblicato questo post: ”Nel medioevo una normale influenza ti uccideva: non mi risulta che la popolazione restasse chiusa in casa.
Anzi trenta parti su cento erano mortali per la partoriente e non mi risulta che venisse praticata la castità globale .
Non ce la faccio veramente più di leggere commenti di gente chiusa in casa con lo stipendio assicurato che continua a frignare perché dal 4 maggio qualcuno può vedere un parente o un affetto. E li giudica alla stregua di gaudenti che muoiono dalla voglia da fare feste in piazza. O di gente che vuol far credere che i morti da coronavirus gli abbiano cambiato la vita e ogni sera stanno a pregare per loro. E poi non ho capito se voi state chiusi in casa in sicurezza siete preoccupati per gli “scellerati” che devono andar fuori a guadagnarsi il pane per i propri figli? E abbozzatela per favore!“
Sapete cosa mi ha scritto ?
“Sai cosa ?
Io ti farei fare come ti pare.
Ma poi se ti infetti e hai bisogno di Terapia Intensiva ti attacchi.
E se infetti qualcuno lo aiuto a farti causa.“
Spero che non voglia fare lo stesso con i negozianti barghigiani, ne conosco tanti e non vorrei che avessero a che fare con gli avvocati di Galeotti. Per chi volesse conoscere più in dettaglio può’ visitare il mio profilo dove potrà leggere come la pensa il sig. Galeotti in proposito.